domenica 16 gennaio 2011

Un uomo solo al comando!!

Jag är Alessio, jag kommer från Italian, and so on....
Questi sono i frutti dei corsi di lingua e cultura svedese, non male no?! Anzi, è bene aprire una parentesi a riguardo.
Ora, finchè cerchi di farmi capire lo svedese, cantando canzoni stupide sulle note di "Mary aveva un agnellin", ci posso stare. Posso anche far passare il fatto che in svedese posso mischiare a caso il contenuto delle frasi, basta che il verbo sia al 2° posto, ok. Ma quello che non capisco è il vostro concetto di "cultura".
Proveniendo dall'Italia, dove credo che la cultura e il cibo sono le uniche due cose buone che ci sono rimaste, mi aspettavo che a un corso intitolato "Swedish culture and music" la faccenda riguardasse qualcosa di storico, come può essere Dante o qualcosa del genere. In Svezia, invece, la cultura riguarda le cose contemporanee, e infatti gli argomenti di punta sono stati Stieg Larsson e la scrittrice di Pippi calzelunghe. Ancora meglio è stata la parte musicale, quando si è presentato davanti alla platea il professore, alias un tizio biondo con una barba biblica (per capirci, uguale ai personaggi che puoi vedere nei film americani che passeggiano per le strade con un campanaccio e un cartello addosso urlando "Il mondo sta per finire!!!"), il quale prima ha riferito un po' di cose sugli orgogli nazionali svedesi come gli Abba e gli Europe, dopodichè ha inforcato un ukulele (ebbene si) e si è esibito un la platea, cantando tipiche canzoni da ubriaconi svedesi....
Detto ciò, posso riferire del primo party a cui ho preso parte, per l'appunto il "Welcome party". Iniziato prima un uno studentato, dove ognuno porta la roba che deve bere in quanto qui puoi ridurti sul lastrico solo comprando birre (20 euri una boccia di vodka, argh....) , si è presentato un piacevole sketch con un ragazzo svedese che mi chiedeva cosa vuol dire in italiano la parola caffè in svedese (per la cronaca "fika"). Dopo 2 piacevoli ore passate a raccontare stronzate, abbiamo inforcato i nostri grandi mezzi (o moto d'acqua, visto la situazione metereologica) e ci siamo diretti verso la festa, che si svolgeva dentro l'università. Dopo una piacevole mezz'ora di fila sotto la pioggia, siamo riusciti a entrare in un'autentica bolgia, dove le persone potevano andare in botta passiva per l'alcol che stava circolando. Nella serata si sono susseguite scene memorabili quali:
_ la presenza di un ragazzo austriaco, vestito da vero tirolese, e ubriaco come un vero tirolese
_ insegnare ai portoghesi il significato di "alla goccia" e ottenere la promessa che diffonderanno il gesto nel loro paese natale
_ cantare in mezzo a un gruppo di tedeschi a squarciagola "pappà l'americano" e ottenere l'applauso della folla perchè conosci l'italiano
_ presentarsi al bar e trovare il ragazzo americano urlare "gimme the cheapest beer, yeah!!!" in perfetto slang....
La cosa ancora più bella (o pessima) è comunque stato il corso di svedese la mattina dopo alle 11, dove la gente si è presentata in classe con delle facce che forse non sono visibili manco a sollicciano, e dove ho amato la mia macchinetta del caffè importata dall'Italia che è riuscita a farmi affrontare le 4 ore di sonno notturne.....
By the way, ho piacevolmente scoperto che per i prossimi 6 mesi, per andare all'università, è necessario affrontare una salita che nemmeno il Passo del Pordoi sarebbe stato peggio. Da qui il titolo del post, e la promessa che al mio ritorno in Italia sarò talmente in forma da non far rimpiangere il mitico Campionissimo!!

2 commenti:

  1. Stai dando il meglio di te! Ricordavo che i tuoi temi facevi veramente pena, invece pare che il tuo linguaggio e soprattutto i tuoi contenuti siano migliorati. Comunque buona fortuna per questa avventura e tieni alta la bandiera(in tutti i sensi)...quando posso scriverò due righe...

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