martedì 11 gennaio 2011

2011: Odissea nello spazio

Quel genio di Kubrick aveva sbagliato solo di 10 anni il titolo del suo film, visto l'avventura che ho affrontato oggi.
Ma andiamo con ordine. Partenza da casa ore 7.00, direzione Bologna, dove ad aspettarmi c'è un famigerato aereo della Scandinavian Airlines. Tipico volo fatto per gente di un certo livello, con almeno un Cayenne in garage, dalla giacca e cravatta facile, o in alternativa tipiche famigliole scandinave dall'aria altolocata e autoritaria. In pratica, io e altri 4 personaggi rovinavamo pesantemente l'atmosfera creatasi.
Una volta salito a bordo, la prima cosa che si nota è un'hostes di rara bellezza (si, lo so, sono un ragazzo fine) e, con la sua visione angelica, aspetto la partenza.
Giusto, la partenza, peccato che non arriva, visto che nel XXI secolo si riesce a non far partire un aereo per colpa di un dannatissimo sportello per i bagagli che non ne vuole sapere di chiudersi. Da lì a 20 minuti cominciano a circolare le peggio voci come nei migliori film di Fantozzi: l'aereo parte fra mezz'ora, non parte più, parte di pomeriggio, parte domani... si vociferava che avesse persino fatto gol Zoff di testa da calcio d'angolo (cit).
Fatto sta che un grandissimo e stimatissimo tennico (parola volutamente sbagliata) riesce e a rimettere a posto il problema (molto probabilmente con una martellata vecchio stile) e la partenza avviene con 2 modiche ore di ritardo.
L'arrivo a Copenaghen coincide con l'assoldarsi di un gruppo di 4 "eroici" studenti Erasmus che decidono di affrontare i rischi e i pericoli insieme. Difatti, una volta raggiunta la stazione e arrivato il primo treno, veniamo sbalzati fuori causa una folla vista solo in poche altre occasioni, giusto per rendere le cose più piacevoli e rimandare ancora un po' il nostro arrivo in terra vichinga, che avverrà  solo grazie al treno successivo.
A Lund l'aria è fresca, i cumuli di neve ai lati delle strade raggiungono tranquillamente il metro di altezza, ma l'efficenza svedese vuole che strade e marciapiedi siano sgombri da ostacoli. Così riesco agilmente a prendere un bus, rischiando anche pesantemente di sbagliare tutto, e mi avvio verso lo studentato dove dovrei ritirare le chiavi della stanza. Ora di chiusura: 18.00, ora di arrivo: 17.45 (maledetta Scandinavian!!!!!), ma l'impiegata mi stupisce dandomi un mitico set per le riparazioni comprensivo di pinze e chiavi inglesi!!!
Forte della mia grande arma, mi avvio a riprendere il bus e a ritornare dall'altra parte della città , visto che lo studentato dove devo dormire è in direzione totalmente opposta (troppo facile ritirare le chiavi direttamente là). Nel mezzo riesco a infilarci anche un mitico panino dal Magdi* locale, che sarà  il primo e unico pasto del giorno.

*Dicesi Magdi qualsiasi rivenditore di panini luridi di provenienza non chiara, n.d.r.

Fù così che, alla modica ora delle 19 e 30, dopo solo mezz'ora a girovagare per trovare la porta d'ingresso giusta, riesco a entrare nella mia stanza e conoscere la gente con cui dovrò stare un po' di mesi. Come primo impatto direi simpatici e alla mano, ma sopratutto una splendida francese vicina di stanza dal sorriso splendido!!! (e non solo...)
Se il buongiorno si vede al mattino, allora non so cosa posso aspettarmi dai giorni successivi!! Aggiornerò quando avrò qualcosa di nuovo da scrivere, for now that's all folks!!

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