lunedì 24 gennaio 2011

Bardu 1 - Washing machine 0

Ogni tanto un po' di autostima ci vuole, quindi mi sembra doveroso iniziare questo post con l'esultanza per il bucato perfettamente riuscito!!!! Tralasciamo pure il fatto che qui in Svezia le lavatrici sono del tutto automatiche e che sono pure riuscito ad utilizzare quella sbagliata....
Detto ciò, si ricomincia una settimana dopo un week-end passato nelle nation. Anzi, per l'esattezza, in coda! Sì, perchè qui in Svezia usa avere una coda, lenta, interminabile e lunga in ogni posto e a qualsiasi orario. Al supermarket, dove la gente passa più tempo alla cassa che vicino agli scaffali. All'università, per prendere da mangiare e un caffè (ci vuole del coraggio per chiamarlo in questo modo, visto che assomiglia di più a una tinozza di fango). Ai semafori, dove pedoni e ciclisti si mettono uno di fila all'altro per aspettare il verde. Mi sembra quindi giusto e coerente che il venerdi e sabato sera, per andare a ballare, uno debba stare rispettivamente 1 ora e 1 ora e 10 al "diaccio", aspettando di entrare in un posto dove all'interno ci sono almeno 56 gradi e forse il costume da bagno sarebbe l'abbigliamento più adatto.
Questo fine settimana comunque mi ha fatto capire un paio di abitudini della popolazione locale. Innanzi tutto, ho capito che non è sicuro per la propria incolumità andare a ballare in una discoteca col 95% di svedesi. Ok, il tasso di bellezza delle ragazze locali è lontano anni luce da quello a cui sono abituato, ma ho scoperto che l'aggressività della popolazione (e in special modo del gentil sesso) in una pista da ballo è paragonabile al vecchio centrocampo della Fiorentina Blasi-Pazienza-Donadel, dove volavano gambe e cartellini come se nulla fosse. E' bene anche far presente che la musica non era per nulla "bonza" o "cattiva", ma poteva tranquillamente essere paragonata alle nostrane "Gianna" o "Sarà perchè ti amo"...
Seconda cosa che salta agli occhi è l'abbigliamento. In Italia siamo abituati al fatto che, per andare a ballare, un deve vestirsi di tutto punto, in modo da sembrare più figo e ricco. Qui invece vige la regola del "più stupido vince", quindi è normale prassi trovarsi a ballare con un cavernicolo di fianco, uno con la testa di maiale davanti a te e un parcheggiatore abusivo poco più in là. Per la cronaca, i nordici vengono vestiti in questo modo da casa, quindi non è rado trovarli con questi travestimenti pure in supermercati, ovviamente in maniche corte e pantaloni corti!
Dunque dicevo, c'era un italiano, uno spagnolo, un islandese e 2 svedesi....no, non è una barzelletta, ma semplicemente la composizione del mio gruppo con cui devo fare un progetto per l'università. Non voglio sapere cosa ne può venir fuori, visti anche i due discreti (leggasi nerd) personaggi locali, ma credo che sopravviverò comunque....forse.....

3 commenti:

  1. grande barduuuuu, te l' avevo promesso che qualcosa commentavo.....complimente per il paragone coi centrocampo della fiorentina...è stato chiarissimo.
    Mi raccomando continua a scrivere che alla fine si pubblica il libro........LE AVVENTURE DI' BARDU.....salutami la francesina...|||!!!!!|||

    Andreino

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  2. Tanto sappiamo tutti che il progetto finirà a "dati inventati"

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  3. ragazzi mi conoscete troppo bene entrambi, non aggiungo altro...

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