lunedì 25 aprile 2011

Take me down to the paradise city where the grass is green and the girls are pretty...

Credo che non esiste meglio titolo che rappresenti la Svezia quando finalmente la primavera arriva. O, pensiero personale, l'estate, visto che sono passato nel giro di una settimana direttamente dal giubbotto pesante al petto nudo, nonostante i 20 gradi effettivi che oramai il mio fisico nordizzato riesce a percepirle come 35° il 15 d'agosto alle una di pomeriggio in spiaggia...
Per la prima volta in vita mia posso definirmi letteralmente fancazzista a frequentare ingegneria, in quanto siamo gli unici studenti che per Pasqua abbiamo la bellezza di 3 settimane e mezzo di vacanze, indi per cui mi trovo nella strana situazione mai testata fino ad ora di dover trovare qualcosa da fare per sfangare le giornate. Per questo motivo libero sfogo alla fantasia: settimana scorsa passata a """"""studiare""""""" nei parchi locali e in spiaggia, nonostante la poca presenza di persone in città per festività. Il risultato finale è un'abbronzatura che farebbe invidia pure ad agosto in un'isola greca, figurarsi a fine aprile in Svezia!!
Dopo un fine settimana con niente di particolare da ricordare, se non la mia seconda pizza artigianale per cena a cui il compagno di corridoio ha tirato fuori l'idea di aprire una pizzeria (molto probabilmente perchè non ha mai assaggiato una "vera" pizza, ma solo quelle locali col pesto che sono qualcosa da prendere a cazzotti il pizzaiolo), sono seguiti 2 piacevolissimi giorni di Pasqua e Pasquetta.
Il primo è stato trascorso a Vem, isoletta nel mezzo a Danimarca e Svezia dove la natura è padrona incontrastata, e dove 4 ore sono state spese fra picnic-pallavolo-bagno (temperatura dell'acqua   8 gradi, arrotondati per eccesso, ndr). Giornata passata a camminare e fare foto, e a scoprire che la popolazione locale la domenica mattina dopo la messa si ritrova al bar a bere birra (e perchè no?!), giusto per ammazzare il fegato nella maniera giusta.
Arriva quindi la Nice Easter, e quale metodo migliore per festeggiarla, se non con un barbecue?! Acceso il fuoco e svezzato lo stomaco con qualche bruschetta, rubiamo la griglia di un forno in mancanza di mezzi tecnici e cominciamo a cucinare la carne. Da vero italiano, o ancora meglio da vero fiorentino, mi rifiuto di presentarmi con qualcosa di facile e non pesantemente grasso da cucinare, come gli altri con hamburger o pollo, quindi da finto esperto mi compro qualcosa come un chilo di costolette di maiale e, dopo una lunga dolorosa e difficoltosa cottura, me le gusto con notevole passione e untuosità, compromettendo la salute di un corpo oramai distrutto dall'esperienza Erasmus.
Con la ciccia sullo stomaco e la birra ancora in mano, decidiamo che il miglior modo per digerire il tutto è un buon match a pallone scalzi sul prato locale, dove con la mia classe cristallina da giocatore datato ma che può ancora dare tanto al mondo del calcio regalo giocate memorabili quali assist al bacio, lanci da 30 metri e rovesciate con uno stile che neanche il miglior Dainelli avrebbe fatto di meglio. Il fatto che abbia giocato su una mattonella, che abbia corso si e no 50 metri e che abbiamo pure perso con un uomo in più è tutto relativo, si sa che la prima è per i ragazzi....
Concludo il post augurando, seppur con ritardo, buona Pasqua, buona Pasquetta e buona Festa della Liberazione a tutti, e includendo da vero infognato pure il video da cui il post prende il nome....

sabato 16 aprile 2011

Sea Battle, per gli amici Trombonave...

Vediamo un po' se, come prevedo, visto il titolo del post, riesco a raggiungere il record assoluto di visualizzazioni sul blog.
Sono vivo e vegeto, sono tornato a casa con più o meno tutte le componenti vitali funzionanti, e visto l'entità del viaggio non è poco.
Lunedì mattina, ore 7, partenza dalla cattedrale di Lund, direzione Stoccolma, obiettivo imbarcarsi sulla nave per Tallinn. Manco a dirlo il viaggio in bus si trasforma in un viaggio da scuole superiori, e alle 10 e mezzo vengono svezzate le prime birre, giusto per distruggere stomaco e corpo in partenza, come se i successivi 2 giorni non fossero abbastanza per tornare a casa con un fisico da pensionato. Dopo una sosta al Mac locale (in questo maledetto paese ce ne sono più che in America, io so una sega...) il viaggio prosegue, diviso in pullman tra giochi alcolici e la visione di "The social network", manco a dirlo riuscendo a carpire solo metà film.
Una volta arrivati alla capitale, la visione è paradisiaca: 16-17 gradi all'aperto (praticamente piena estate in Svezia) e una folla di almeno 1500 studenti in procinto a imbarcarsi sulla nave, chiaramente in coda (ci mancherebbe altro). Arriviamo così alla nostra cabina, uno scompartimento di 1 metro quadrato (arrotondato per eccesso) senza finestre e senza prese d'aria, condiviso in 4 personaggi di tutto rispetto, che dovrà essere la nostra base per i successivi 2 giorni. Prima tappa del viaggio: market tax free all'interno della barca, con l'acquisto delle nostre migliori amiche per il viaggio, cioè 50 birre estoni che ci terranno compagnia. Dopo un'oretta passata sul ponte a gustarci il sole, la partenza dal porto e il tramonto, ci dirigiamo verso il buffet della serata, malauguratamente free food e FREE ALCOL. Come vengono aperte le porte, lo spettacolo è assistere a una corsa di 20 persone che manco Bolt sarebbe riuscito a stargli dietro, verso il tavolo con vini e birre, tanto il mangiare non è molto importante. La cena va avanti fra brindisi, richiami della security, litri e litri di alcol (celebre la frase di Hugo "Fuck you guys, I'm going to die!!!") fra l'ilarità generale della gente e le bestemmie che avranno tirato i camerieri, vedendo il macello che si stava accumulando nella sala. Il tutto viene così dirottato verso la pista da ballo, dove 2500 studenti erano intenti a intraprendere una sfida personale con il proprio fegato. La serata va avanti con i soliti sketch senza senso, quali incontrare amici di amici sulla nave, portare Pedro in camera insieme alla security, e notare che in bagno aveva accumulato un notevole materiale che uno studente di chimica avrebbe potuto farci la tesi di laurea della specialistica e passare con 110 e lode. Abbandonata la serata alle 3 per manifesta inferiorità rispetto all'alcol del buffet (ma prima o poi mi vendicherò) il giorno dopo viene passato per Tallinn, dove lo spettacolo del mare ghiacciato all'arrivo era letteralmente mozzafiato. Da annoverare un discreto hangover durante tutto il giorno, con gente che non riusciva a parlare per più di 10 secondi di fila senza prendere una pausa. Frase rituale del giorno sarà "But Swedish or Estonian hour??" (il fuso fa brutti scherzi) giusto per impazzire ogni secondo per capire l'ora giusta. Tornati così sulla Baltic Queen per il secondo round, si inizia con un preparty nella nostra camera. Giusto per essere onesti, camera adatta forse alla dimensione di un cristiano, ufficialmente da dividere in 4, persone presenti: grosso modo 15, intenti a giocare a giochi alcolici imitando polli e tacchini. Al 145esimo coro per Pedro Barbosa, la serata viene dirottata verso il Karaoke, dove a momenti profondissimi sulle note di "She loves you" dei Beatles e "Scar Tissue" dei Red Hot Chili Peppers si sono alternati momenti di esaltazione pura con "I love you baby" e "Satisfaction" dei Rolling Stones. Dopo un altro centinaio di cori per Pedro Barbosa quindi ci spostiamo sulla pista da ballo, che rimarrà la nostra sede fino alle 6 del mattino, quando decidiamo che forse dormire un'oretta non sarebbe una cattiva idea.
Intraprendiamo così il viaggio di ritorno verso Lund, con il seguente bottino: 3 bottiglie di vodka e 24+6 birre finite in pullman in 7 ore di viaggio, con gente che è arrivata a Lund in delle condizioni indecorose pure per un centro di alcolisti anonimi, chiavi perse e stati di ubriachezza molesta.
Quindi, giusto per finire in bellezza, rispondiamo alla domanda che un po' tutti stanno facendo: "Ma sulla trombonave si tromba o no???"
Beh la risposta è.........














ma che cazzo ve lo dico a fare, prendere comprate il biglietto e testate da soli, che è uno spettacolo assoluto di viaggio.
Ps: nota per i soli esperti. Mi dispiace dirlo ma ho scoperto solo a Stoccolma che non era la trombonave originale, cioè la "cinderella" della Vicking Line, ma bensì la "Baltic Queen" della Tallink. Spero mi consideriate ancora un amico dopo questo sbaglio madornale. Alla prossima.

domenica 10 aprile 2011

Chiudete le valigie amici, si va a Tallinn Beppe!!!!

30 minuti. 30 fottutissimi minuti alla fine di questo schifo di settimana. Allo scoccare della mezzanotte forse aprirò una bottiglia di champagne per festeggiare forse la settimana più brutta e vuota della mia vita.
Finito lo sfogo, iniziamo con un po' di cazzate sulla vita svedese. Beh, c'è da dire che alla fine non ce ne sono troppe riguardo questa settimana, o almeno molte sono relative al mondo ciclistico.
Cominciamo. Martedi, obiettivo: riparare la special guest bike, rotta in precedenza per l'obesità di Marco, causa foratura e copertone distrutto. La diligenza svedese vorrebbe che il malcapitato porti la bici al biciclettaro, paghi la modesta e onesta somma intorno alle 300 corone, e torni a casa bello contento e felice. L'atrocità e voglia di fottere il mondo italiana, invece, vuole che tu trovi una bici semidistrutta a giro per Lund, rubi copertone e camera d'aria in buono stato, e monti il tutto sulla tua bici, fregandotene del resto. E' inutile aggiungere come è andata a finire, se non che specificare che il tutto si è svolto alla luce del sole, sul bordo di una strada, con la gente che tranquillamente ci passeggiava intorno.
Mercoledì, stessa serata a VGs, stessa gente, stessa storia, stesso posto....ah no scusate, questa è un'altra cosa. Niente di memorabile, se non fino alle 2, quando ho la malcapitata e stupida idea di voler tornare indietro con la prode vicina di corridoio compagna di tante avventure. Peccato che non avevo fatto i conti con l'ubriachezza molesta delle amiche, fattore da non sottovalutare. Risultato finale: ragazza cascata per terra, catena sgangherata, 1 ora spesa per tentare la riparazione (ovviamente in mezzo a 4 persone che parlavano solo francese, manca poco lo imparavo pure io), un ritorno verso casa spingendo la stramaledetta compagna di corridoio con la bici distrutta che non poteva pedalare, arrivo nel letto ore 3:35 quando poi il giorno dopo ci sarebbe stata la sveglia alle 9. Poteva andare peggio....
Giovedì, prima volta in Goteborg Nation. Per la prima volta, si può dire che ho trovato una nation minimamente simile a una vera discoteca. Fattore dolente la forte rappresentanza della popolazione locale, ovviamente non per motivi ormonali, ma per motivi puramente di salute personale, in quanto come già detto in passato i vichinghi e le vichinghe in pista non conoscono nessuno, le gomitate e le pedate volano come se nulla fosse, col risultato finale di tornare a casa con un'unghia mezza incarnita.
Venerdì prima cena di corridoio, e da vero itagliano medio non c'è niente di meglio che esordire con una bella pizza artigianale, senza specificare che è la prima che fai nella tua vita. Risultato finale personalmente apprezzabilissimo, nonostante il grave errore di comprare la farina di segale invece di quella normale (a chi afferma "ma sei uno stronzo" lo manderei in un supermercato svedese, a vedere se riesce a riconoscere la differenza nella lingua locale). Senza una grande voglia di uscire, decidiamo di giocare a un gioco domande-risposte chiaramente in svedese, dove la prima domanda che mi è capitata è stata: "vilken stad är den Ponte Vecchio?". Credo il senso si possa capire abbastanza...
Sabato corridor party in Sparta, piacevolmente addolcito dalla scoperta di una gomma bucata alla bici, chiaramente nel week-end, chiaramente nel momento in cui esci di casa. Festa tremenda, dove la gente arrivava guardava e girava il culo, conclusa con una camminata per tutta Lund con il prode compagno portoghese Hugo alla ricerca di un'altra ruota da fottere, chiaramente risultata invana. Unico momento veramente alto della serata: ritorno a casa ore 3, trovando 2 bifolchi intenti a caricare un carrello della spesa sull'albero di fronte allo studentato, e scoprendo il giorno dopo che sono riusciti a trainarlo fino alla cima (altezza del 4 piano). Ma come cazzo si può fare?????
Domenica splendida, sole, niente vento. Come non passarla in casa, senza bici, a pulire il corridoio??? Mi sembra la cosa più giusta. Almeno nel mezzo sono riuscito a trovare il tempo di fottere una camera d'aria e riparare la bici, almeno se me la ruberanno me la ruberanno in buono stato.
Detto tutto ciò, 8 minuti alla nuova settimana. Fanculo 4-10 aprile 2011, spero di dimenticarti al più presto. Domattina sveglia presto, ore 6:30 davanti alla cattedrale, c'è da levarsi dai coglioni,c'è da andare a Tallinn,  c'è da vedere la leggenda della Trombonave.....

martedì 5 aprile 2011

Finally spring....si due volte.....

La primavera arriva, peccato che in Svezia il sole continua a essere una leggenda metropolitana....
Altra settimana, altro giro, altro ospite nell'ostello Barducci a Lund. Questa volta prode compagno Ercole dall'Erasmus da Reading (da leggersi "reding") decide di occupare abusivamente la mia stanza per un po' di giorni. Deciso di concederci un giro per Copenaghen il giorno del suo arrivo con l'aereo, devo capire cosa ho fatto di male ai piani superiori (a parte tutte le bestemmie gratuite tirate nel corso della mia vita): giorno prima sole, giorno dopo quasi sole, giorno prescelto chiaramente pioggia battente e manco un raggio di luce in tutto il giorno. Da dire che la città in una giornata migliore sarebbe stata stupenda, ma vabbene comunque, anche perchè il giro a Christiania ha riservato l'ebrezza del non sapere se saremmo usciti vivi e non drogati dal quartiere...Non contenti, il meteo ci riserva anche una notevole quantità d'acqua nel tragitto dalla stazione a casa a Lund, sdegnandoci pesantemente e facendoci decidere di stare in casa la sera a guardare programmi di una stupidità inaudita in televisione.
Arriva così il venerdì, dove il programma prevede festa di compleanno (chiramente inventata come pesce d'aprile, ma visto il risultato finale sarebbe bene organizzarla tutte le settimane) in uno studentato dall'altra parte della città (tanto per cambiare). Inforcato il mio famoso mezzo e la "special guest bike" per l'amico anglosassone, ci avviamo verso la meta, con una fermata intermedia a ecologia per aggiungere al gruppo gli stupidi portoghesi. La festa si rileva una delle migliori in assuluto, con i soliti sketch casuali senza senso oramai famosi in paese, proposte di una indecenza inaudita al nuovo capitato in città, e la visione di gente che difficilmente sarà capace di tornare a casa con tutte e 2 le gambe. Risultato finale: una bici (non nostra) distrutta, un'ora a cantare "con un deca" fuori dalla stanza (canzone che oramai tutti conoscono e odiano causa nostra) e ritorno a casa a ore 6, col sole che faceva capolino.
Dopo un sabato passato a girovagare per Lund, per la serata viene scelto il "Anything but clothes" party, credendo alla presenza sovrumana di wurstel eccitati dal nome. La situazione invece si rileva migliore del previsto, con alcuni fottuti geni vestiti di giornali e scatoloni per onorare il nome della festa, interrota alle 3 dal DJ di turno, cioè un simpatico poliziotto che la gente ubriaca stronca aveva scambiato per uno in costume, chiedendogli foto insieme. Decisi di tornare a casa per l'inconveniente, sarebbe stato troppo facile andare diretti a letto "solo" alle 4, quindi la tv svedese ci regala un meraviglioso "The Blues Brothers" che ci cimenta in cucina fino alle 5, regalando la seguente immagine bellissima: il sottoscritto collassato sul divano, vestito come un Blues Brothers, a mangiare biscotti; Marco a spalmarsi un centinaio di fette di pane e nutella; francese, intenta a mangiare CHAMPIGNON CRUDI, affermando che poi non erano tanto male (l'erasmus fa molto male alle papille gustative).
Si arriva così alla domenica, dove il programma prevedeva Barbecue, mentre il meteo prevede lieve pioggia, tanto per cambiare. Risultato finale: dalle 3 a mezzanotte a Sparta, occupando abusivamente il corriodio di italici compagni, dove la cena ha regalato 20 minuti di pura follia che se fosse passata la neuro ci avrebbe sparato in colpo in fronte a testa con un fucile a canne mozze.
Partito così il compagno il Martedi mattina, si ritorna alla vita di sempre, quale rubare copertoni e camere d'aria per riparare biciclette, tentare di studiare, e ammazzare il tempo. Saluto tutti, mi dedico al mio progetto, e intanto si avvicina Lunedì prossimo, dove il programma prevede l'unico scopo dell'erasmus in Svezia, ossia testare la leggenda della Sea Battle per Tallin, altrimenti conosciuta come "Trombonave"...