sabato 16 aprile 2011

Sea Battle, per gli amici Trombonave...

Vediamo un po' se, come prevedo, visto il titolo del post, riesco a raggiungere il record assoluto di visualizzazioni sul blog.
Sono vivo e vegeto, sono tornato a casa con più o meno tutte le componenti vitali funzionanti, e visto l'entità del viaggio non è poco.
Lunedì mattina, ore 7, partenza dalla cattedrale di Lund, direzione Stoccolma, obiettivo imbarcarsi sulla nave per Tallinn. Manco a dirlo il viaggio in bus si trasforma in un viaggio da scuole superiori, e alle 10 e mezzo vengono svezzate le prime birre, giusto per distruggere stomaco e corpo in partenza, come se i successivi 2 giorni non fossero abbastanza per tornare a casa con un fisico da pensionato. Dopo una sosta al Mac locale (in questo maledetto paese ce ne sono più che in America, io so una sega...) il viaggio prosegue, diviso in pullman tra giochi alcolici e la visione di "The social network", manco a dirlo riuscendo a carpire solo metà film.
Una volta arrivati alla capitale, la visione è paradisiaca: 16-17 gradi all'aperto (praticamente piena estate in Svezia) e una folla di almeno 1500 studenti in procinto a imbarcarsi sulla nave, chiaramente in coda (ci mancherebbe altro). Arriviamo così alla nostra cabina, uno scompartimento di 1 metro quadrato (arrotondato per eccesso) senza finestre e senza prese d'aria, condiviso in 4 personaggi di tutto rispetto, che dovrà essere la nostra base per i successivi 2 giorni. Prima tappa del viaggio: market tax free all'interno della barca, con l'acquisto delle nostre migliori amiche per il viaggio, cioè 50 birre estoni che ci terranno compagnia. Dopo un'oretta passata sul ponte a gustarci il sole, la partenza dal porto e il tramonto, ci dirigiamo verso il buffet della serata, malauguratamente free food e FREE ALCOL. Come vengono aperte le porte, lo spettacolo è assistere a una corsa di 20 persone che manco Bolt sarebbe riuscito a stargli dietro, verso il tavolo con vini e birre, tanto il mangiare non è molto importante. La cena va avanti fra brindisi, richiami della security, litri e litri di alcol (celebre la frase di Hugo "Fuck you guys, I'm going to die!!!") fra l'ilarità generale della gente e le bestemmie che avranno tirato i camerieri, vedendo il macello che si stava accumulando nella sala. Il tutto viene così dirottato verso la pista da ballo, dove 2500 studenti erano intenti a intraprendere una sfida personale con il proprio fegato. La serata va avanti con i soliti sketch senza senso, quali incontrare amici di amici sulla nave, portare Pedro in camera insieme alla security, e notare che in bagno aveva accumulato un notevole materiale che uno studente di chimica avrebbe potuto farci la tesi di laurea della specialistica e passare con 110 e lode. Abbandonata la serata alle 3 per manifesta inferiorità rispetto all'alcol del buffet (ma prima o poi mi vendicherò) il giorno dopo viene passato per Tallinn, dove lo spettacolo del mare ghiacciato all'arrivo era letteralmente mozzafiato. Da annoverare un discreto hangover durante tutto il giorno, con gente che non riusciva a parlare per più di 10 secondi di fila senza prendere una pausa. Frase rituale del giorno sarà "But Swedish or Estonian hour??" (il fuso fa brutti scherzi) giusto per impazzire ogni secondo per capire l'ora giusta. Tornati così sulla Baltic Queen per il secondo round, si inizia con un preparty nella nostra camera. Giusto per essere onesti, camera adatta forse alla dimensione di un cristiano, ufficialmente da dividere in 4, persone presenti: grosso modo 15, intenti a giocare a giochi alcolici imitando polli e tacchini. Al 145esimo coro per Pedro Barbosa, la serata viene dirottata verso il Karaoke, dove a momenti profondissimi sulle note di "She loves you" dei Beatles e "Scar Tissue" dei Red Hot Chili Peppers si sono alternati momenti di esaltazione pura con "I love you baby" e "Satisfaction" dei Rolling Stones. Dopo un altro centinaio di cori per Pedro Barbosa quindi ci spostiamo sulla pista da ballo, che rimarrà la nostra sede fino alle 6 del mattino, quando decidiamo che forse dormire un'oretta non sarebbe una cattiva idea.
Intraprendiamo così il viaggio di ritorno verso Lund, con il seguente bottino: 3 bottiglie di vodka e 24+6 birre finite in pullman in 7 ore di viaggio, con gente che è arrivata a Lund in delle condizioni indecorose pure per un centro di alcolisti anonimi, chiavi perse e stati di ubriachezza molesta.
Quindi, giusto per finire in bellezza, rispondiamo alla domanda che un po' tutti stanno facendo: "Ma sulla trombonave si tromba o no???"
Beh la risposta è.........














ma che cazzo ve lo dico a fare, prendere comprate il biglietto e testate da soli, che è uno spettacolo assoluto di viaggio.
Ps: nota per i soli esperti. Mi dispiace dirlo ma ho scoperto solo a Stoccolma che non era la trombonave originale, cioè la "cinderella" della Vicking Line, ma bensì la "Baltic Queen" della Tallink. Spero mi consideriate ancora un amico dopo questo sbaglio madornale. Alla prossima.

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