martedì 8 marzo 2011

Erasmus è anche studiare

Bisogna rendere lode a colui per primo che ha pensato all'Erasmus: vivere sei mesi in Svezia, con una camera tutta tua, viaggiando, andando alle feste, fottendotene di tutto e di tutti, ecc....C'è da ricordasi, però, che la parola Erasmus (lode a Erasmo da Rotterdam, colui che della vità capì tutto) è da connettere anche con la parola Università e, quindi, esami. L'importante è ricordarselo non 3-4 giorni prima del suddetto esame, come è capitato al sottoscritto, evitando così tour de force di studio da manicomio.
La vita va avanti, fra uno sketch e un altro. A un mercoledì sera solito in Vastgota nation, passato a bere tequila offerti dalla gente solo perchè sanno che a te fanno schifo (ma chi fugge davanti al nemico è solo un codardo!!) è seguito un giovedì sera al palazzatto dello sport a seguire una partita di handball. Decisione fatta solo per la gratuitità (azz che parolone) del match, ci siamo presentati 5 secondi prima dell'inizio, accaparrandoci non sappiamo bene con quale motivo 5 posti in prima fila. Susseguite le scene dei veri tifosi, quale iniziare con la domanda "Ma quale squadra è Lund?", dopodichè chiedere al tizio dietro "Ma è la prima o seconda liga??", bisogna rendere grazie alle squadre per aver dato vita a un piacevole match, finito col coronamento del migliore in campo (titolare della nazionale svedese, tra l'altro) con un cesto di formaggio e prosciutto.
Venerdì sera ricco di attività. Cominciato con un international dinner, dove ognuno doveva portare qualcosa da mangiare di tipicamente nazionale, quale miglior piatto potevo portare se non il riso alla birra, che notoriamente non ha un cazzo a che fare con l'Italia???  Almeno la gente ha apprezzato, o almeno me lo ha fatto credere, il che va bene uguale.
Usciti rimpizzati come dei tacchini dalla stanza, ci fiondiamo in un "Carnival Party". Decisione del vestito della serata: Blues Brothers. Grave scelta, visto che non avevo fatto i conti con la mia italica origine, con il risultato che la gente mi ha dato del mafioso tutta la serata....Per fortuna la mia "birra game over", con solo 10.4% di alchol, mi ha dato una mano a sopportare la cosa, anche se berla è stato paragonabile ad attaccarsi a una pompa della benzina e succhiare (tra l'altro potrebbe essere anche più economico, una lattina 2 euri, un litro di benzina 1.60, magari la prossima volta ci penserò....).
Non contenti di vestirci da idioti per tutta la serata, un prode compagno italico ha avuto la geniale idea di replicare un sketch del mitico Remi Gaillard il giorno dopo in mezzo a Lund, creando un traffico mai visto, e scoprendo che finiremo sulla tv locale (e non è uno scherzo) grazie al video girato. Questo è l'originale, il nostro arriverà a breve.
Giunti così al sabato, che paradossalmente qui non è troppo eccitante, la scelta è ricaduta su una festa in un altro studentato, ma vista la presenza di poche persone abbiamo deciso di levarci di torno. O almeno, quella sarebbe stata l'idea, se non avessi trovato la ruota della mia bici bucata all'uscita, il che a Lund è paragonabile a una catastrofe. Obbligato così a passare la serata in quel posto, il fato ha voluto concendermi il momento di gloria quando in stanza ho inforcato la chitarra e ho fatto partire il riff di "Sweet child o'mine", scatendando il pandemonio e portando la gente a cantare....per 20 secondi, dopodichè ognuno se n'è fottuto ed è ritornato a bere birra. Posso capire.
Nel frattempo, comincio ad amare l'università in questo posto, da quando ho scoperto che nel dipartimento di ingegneria è presente una sauna, ovviamente gratis. Sfruttata ieri sera, ammetto che però difficilmente riesco a reggere i ritmi svedesi, in quanto entrare in sauna con birra e uscire successivamente in terrazza con temperature prossime allo zero (don't try this at home!!!) non è troppo salutare per il mio fisico.

Concludo questo post augurando un buon "Fat Tuesday" a tutti, e non augurando a nessuno "buon festa delle donne" in quanto (opinione personale e discutibilissima) è una festa che simboleggia, più di qualsiasi altra cosa, la disparità che esiste fra i sessi, e personalmente penso che è una festa che non dovrebbe esistere, ma forse solo in un mondo perfetto e impossibile...

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